Tutti sappiamo che una sedia da ufficio è più comoda della sedia di legno sulla quale stavamo a scuola, e il motivo è intuitivo: una è imbottita mentre l'altra no. Ma più nel dettaglio la ragione è che quando stiamo più comodi è perché l'imbottitura del sedile sta facendo il suo lavoro meglio di quello del sedile rigido, distribuendo il nostro peso su una superficie più ampia.
Il fatto che un sedile sia morbido però non sempre assicura che sia comodo, infatti l'eccessiva morbidezza finisce per rendere l'imbottitura sostanzialmente inutile col risultato di finire a sedere in pratica sul supporto inferiore rigido, cioè di nuovo sulla sedia di scuola ma stavolta mascherata. Questo può capitare su sedute molto vecchie o su sedute di scarsa qualità.
Infatti il poliuretano espanso elastico, meglio noto come gommapiuma, è un materiale spugnoso derivato dalla polimerizzazione del diisocianato di toluene, cioè un derivato del petrolio, che è disponibile in diverse densità e portanze, la cui vita utile è molto influenzata dal relativo utilizzo.
Un primo indice di qualità del poliuretano espanso elastico è la sua densità: una buona imbottitura di un sedile di una poltrona da ufficio dev'essere attorno ai 40 chilogrammi per metro cubo, circa 20 per lo schienale e 50 per i braccioli. Un secondo indice importante è la portanza, cioè la capacità della gommapiuma di resistere ad un carico, che tipicamente si intende tra 3 e 5 kiloPascal per il sedile, circa 2 per lo schienale e attorno ai 7 per i braccioli imbottiti.
Questo significa che ogni parte del sedile vuole la sua gommapiuma e che una gommapiuma con una bassa densità (per esempio 20 kg/mc) ma con un'alta portanza (per esempio 5 kPa) tende a rovinarsi in fretta, cosa che spesso accade quando il venditore tende ad attrarre il cliente puntando solo o quasi sul prezzo.
Quindi in sintesi come si fa a coniugare comodità e durata della seduta?
La prima condizione indispensabile è quella di mettere la gommapiuma giusta al posto giusto, dopo di ché ci sono tre sistemi per migliorare il comfort e la durata della seduta. Il primo è quello di utilizzare due strati di poliuretano a densità differenziata: meno denso sopra per adattarsi meglio alla corporatura e più denso sotto per assicurare portanza e durata. Il secondo è quello di utilizzare una particolare classe di poliuretani espansi con alta densità (40 kg/mc e oltre) e bassa portanza (2kPa) molto conosciuti col nome commerciale di "memory foam". Il terzo è quello di inserire all'interno del poliuretano del sedile delle molle, sistema col quale vengono realizzati pressoché tutti i sedili delle nostre auto.
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