Mancano quattro settimane a Natale, ed è tempo di un piccolo bilancio.
Dopo un anno di continui aumenti dei listini dovuti ai prezzi delle materie prime in continuo rialzo, dopo tempi di consegna dilatati per mancanze di materie prime e calo di capacità produttiva causata dalle assenze della forza lavoro per quarantena, e infine dopo l'ennesima tegola dei prezzi dell'energia che in estate sembravano destinati a una corsa senza freni, con tutti gli scongiuri del caso che come Totò sappiamo che non sono veri ma ci crediamo, timidamente e a macchia di leopardo si intravedono i primi segnali di un lento quanto auspicabile ritorno alla normalità.
Se i prezzi dei prodotti plastici continuano a essere sostenuti, nell'ultimo periodo i prezzi dell'acciaio hanno subito un calo significativo, e gli analisti paiono prevedere nei prossimi mesi una riduzione anche dei costi legati al settore energetico. Pure noi nel nostro piccolo possiamo testimoniare che finalmente stiamo registrando una moratoria nelle mail dei produttori che nell'ultimo anno quasi mensilmente preannunciavano nuovi aumenti, nonchè un ritorno a tempi di evasione ordini "standard".
Quattro settimane a Natale sono 19 giorni lavorativi, diversi produttori sono ancora in grado di evadere gli ordini senza limitazioni, mentre altri per finiture particolari ormai programmano già le consegne per l'anno nuovo. Nel caso stai valutando l'acquisto di nuovi arredi o sedute e vorresti riceverle prima del prossimo anno il consiglio è di muoverti quanto prima, anche perché se è vero che le prospettive stanno andando verso un timido miglioramento, le consegne in questo periodo tendono a subire rallentamenti legati alla logistica e il primo gennaio è storicamente una data alla quale i produttori sono molto affezionati per aggiornare i prezzi, e per quanto noi ce lo auguriamo, non abbiamo mai visto un aggiornamento al ribasso.