La normativa ESG è un insieme di criteri che mirano a promuovere la sostenibilità ambientale, sociale e di governance nelle attività economiche e finanziarie. L'obiettivo della normativa ESG è di orientare gli investitori, le imprese e le istituzioni verso una maggiore responsabilità e trasparenza nei confronti dei temi legati al clima, ai diritti umani, alla diversità, all'etica e all'innovazione. La normativa ESG si basa sui principi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dell'Accordo di Parigi sul clima, e si articola in diverse direttive e regolamenti a livello europeo e nazionale
In ambito europeo quanto sopra si è tradotto in un insieme di regole per misurare e migliorare le performance di un'azienda in termini ambientali, sociali e di governance. Qui i due principali riferimenti normativi sono il Regolamento EU 2019/2088 del Parlamento e del Consiglio Europeo del 27 novembre 2019 e il Final report dell’EBA del giugno 2020.
Il pilastro ambientale (la E di Environment) misura cosa fa l'azienda per tutelare ambiente e per ridurre le emissioni inquinanti collegate alla sua attività. Per avere un buon voto, cioè per migliorare il proprio rating ambientale, un'azienda per esempio può ridurre le proprie emissioni inquinanti istallando pannelli fotovoltaici sopra i propri capannoni, ma anche più semplicemente può scegliere un fornitore di energia elettrica al 100% rinnovabile. Un altro esempio è quello di privilegiare l'acquisto di prodotti certificati a basso impatto ambientale, come per esempio quelli rispondenti ai Criteri Ambientali Minimi CAM.
Il pilastro sociale (la S di Social) misura il rispetto dei valori aziendali e la gestione delle relazioni coi propri dipendenti, coi propri fornitori e infine coi clienti. In questo ambito un modo per migliorare il proprio rating è garantire la salute e la sicurezza sul lavoro dei propri lavoratori.
Il pilastro amministrativo (la G di governance) misura infine la trasparenza e l’efficacia della gestione aziendale. Per avere un buon voto qui è necessario per esempio nominare un responsabile ESG, fare un'analisi dei rischi e impatti delle attività aziendali in modo da intervenire dove necessario, e di dotarsi di un codice etico.
Ma i "voti" riguardanti questi tre pilastri a cosa servono? Servono a misurare quanto un'impresa è brava seguire le indicazioni del legislatore, premiando le più brave con un rating gli consentirà un accesso migliore al credito (anche proprio in termini di tassi di interesse) e di migliori tariffe assicurative e quindi penalizzando chi invece lo sarà meno: ecco spiegato perché sarà importante per le aziende avere un buon rating.
Al momento questa normativa riguarda sostanzialmente solo le banche e le grandi imprese, ma del giro di 3 anni, e questo a detta di chi queste regole ha contribuito a scriverle, diventerà sempre più pervasiva poiché coinvolgerà anche i loro fornitori, quindi anche attività medie e piccole.
Per questo motivo nel nostro shop on line abbiamo da poco aperto una specifica sezione dedicata ai prodotti rispondenti ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), per venire incontro a quei clienti sia pubblici che privati che già da ora e sempre più nel futuro saranno spinti a considerare questi criteri per orientare i loro acquisti.